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Comunicato As.Tro sul nuovo aumento Preu

17 Ottobre 2019

Assistiamo ancora una volta, nel corso di quest’anno, ad un aumento del PREU su AWP e VLT.

Quest’ultimo, più ancora di quelli immediatamente precedenti, mostra un’ispirazione ideologica e punitiva, in quanto attuato in un momento in cui l’intero settore è già messo alla corda dalle politiche proibizioniste messe in atto dalle Regioni e dagli Enti locali.

In uno stato di diritto che riconosce ed incoraggia la libertà d’impresa in quanto motore dello sviluppo, le politiche fiscali dissuasive del consumo di un prodotto lecito ma ritenuto -a torto o a ragione- dannoso, non si attuano punendo i produttori ma scoraggiando i consumatori attraverso una tassazione legata ai consumi: come avviene per il consumo di tabacco e alcolici che viene scoraggiato con aumenti delle accise o come si intendeva fare per le merendine ed alcune bibite eccessivamente zuccherate.

Vorremmo capire se il Governo sia veramente convinto che provocare la chiusura di un settore imprenditoriale su cui, al contempo, si fa affidamento per trovare le coperture necessarie per inviare la manovra in Europa, rappresenti una strategia lungimirante.

Crediamo infatti che il Governo non si sia reso conto che la corda si sta spezzando.

Se l’impresa non ha più margine chiude, e il margine delle imprese del gioco si sta riducendo all’osso: con quest’ultimo aumento, l’incidenza del solo PREU sui ricavi ha raggiunto il 73%. Ad essa va però aggiunto il peso della tassazione generale: IRPEF, IRES, contributi previdenziali, ecc.

La strada maestra è restituire dignità a questo settore attraverso un lodo di sistema che tenga conto che i presupposti economico-imprenditoriali su cui sono state rilasciate le attuali concessioni sono stati ormai stravolti.

L’alternativa è quella di pensare ad un’astensione generalizzata della raccolta del gioco allo scopo di dimostrare al Paese che non siamo dei criminali, come il Governo mostra di considerarci attraverso questi interventi e le reiterate dichiarazioni pubbliche che li accompagnano, ma che rappresentiamo coloro grazie ai quali sono state coperte le ultime manovre finanziarie con i 12 miliardi annui che il settore versa nelle casse dello Stato.

Qualunque iniziativa si intenderà intraprendere dovrà però coinvolgere l’intera filiera del gioco legale.

Iniziative messe in atto da un solo segmento della filiera o da singole associazioni, non solo non avrebbero alcuna efficacia ma sarebbero addirittura controproducenti.

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