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AS.TRO SCRIVE ALLA REPUBBLICA TORINO

31 Ottobre 2023

Pubblichiamo di seguito la lettera inviata al Direttore Responsabile del quotidiano Repubblica Torino, in riferimento all’articolo apparso sull’edizione del 29 ottobre scorso, dal titolo “Paletti contro il gioco d’azzardo i Comuni dribblano la Regione

 

“Bologna, 31 ottobre 2023

                                                                                                     Alla c.a. del Direttore Responsabile

                                                                                                                              Dott. Maurizio Molinari

 

Egregio Direttore,

leggendo il Vostro articolo dal titolo << Paletti contro il gioco d’azzardo i Comuni dribblano la Regione>>, pubblicato sull’edizione del 29 ottobre u.s., abbiamo appreso che quaranta enti e associazioni <<che si oppongono al gioco d’azzardo>> starebbero predisponendo un’ordinanza standard, da mettere a disposizione dei Comuni interessati, al fine di consentir loro di fissare delle fasce orarie diverse da quelle stabilite dall’art. 19 della legge regionale 19/2021.

Maria José Fava di Libera spiega, infatti, che stanno lavorando <<sulla possibilità per i Comuni di derogare alla norma regionale>>.

In altri termini, stanno trovando uno stratagemma per spingere i Comuni ad aggirare (che, in sostanza, equivale a violare) una norma di legge vigente. Ed è ancor più disarmante che questa idea, come emerge nella parte successiva dell’articolo, sia avallata anche da esponenti delle istituzioni regionali.

A nostro sommesso avviso, il principio di legalità proprio di uno Stato di diritto imporrebbe, a maggior ragione agli Enti pubblici, di rispettare qualsiasi norma di legge approvata secondo le regole della democrazia e non soltanto quelle che collimano con le proprie aspirazioni politiche (che, nel caso specifico, sono rappresentate dall’idea di smantellare il gioco pubblico legale).

Nel caso in cui si ritenesse che una legge viola i precetti costituzionali occorrerebbe, infatti, avvalersi degli strumenti che il nostro ordinamento mette a disposizione per rimuovere le norme incostituzionali ma, nel frattempo, quella legge dovrebbe essere pienamente rispettata (soprattutto da chi rappresenta le istituzioni).

Ci preme, inoltre, rammentare che le sentenze dei TAR (ad una delle quali si dovrebbero conformare queste ordinanza da emanare in violazione della legge regionale vigente) non hanno il potere di rimuovere una norma di legge dall’ordinamento ma, tutt’al più, il TAR (come qualsiasi altro magistrato) può sollevare, dinanzi alla Corte Costituzionale, la questione di legittimità costituzionale della norma di legge che è chiamato ad applicare nel processo.

Abbiamo comunque letto la sentenza riguardante il Comune di Centallo e non ci sembra che contenga principi legittimanti la violazione della vigente norma regionale in tema di limitazioni orarie.

Quindi, nel caso fossero emanate ordinanze restrittive dell’offerta legale di gioco in palese violazione dell’art. 19 della legge regionale 19/2021, come associazione di categoria daremo il patrocinio legale ai nostri associati presenti nei rispettivi territori, al fine di consentirgli di tutelare, in sede giudiziale, le loro ragioni ed ottenere il risarcimento dei danni che dovessero ingiustamente subire.

RingraziandoVi per la disponibilità alla pubblicazione di questa breve replica, porgiamo i nostri migliori saluti.

Il Presidente Assotrattenimento2007 AS.TRO – Confindustria SIT

Massimiliano Pucci”

 

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